INDICATORE VIGNETO
L’indicatore VIGNETO prende in considerazione le pratiche di gestione agronomica del vigneto ed in particolare valuta l’utilizzo degli agrofarmaci e le relative conseguenze sui corpi idrici e sul suolo. Analizza inoltre gli aspetti legati alla biodiversità, alla gestione del suolo e alla fertilità. L’indicatore può essere elaborato considerando sia l’intera superficie aziendale, che la superficie dedicata alla produzione di uno specifico prodotto.
REFERENTE: Lucrezia Lamastra
L’indicatore VIGNETO esprime un giudizio sulla performance di sostenibilità attraverso l’analisi di sei sotto-indicatori: difesa, concimazioni, compattamento, sostanza organica, erosione e paesaggio. In particolare analizza:
- il rischio ambientale derivante dall’impiego degli agrofarmaci in base alle proprietà chimiche e ai limiti eco-tossicologici, valutandone l’impatto potenziale a seconda del tipo di terreno dell’azienda e alle caratteristiche idrogeologiche e meteorologiche della zona;
- l’uso dei fertilizzanti organici e minerali, valutando gli effetti potenzialmente dannosi come l’eccesso di nutrienti nel terreno e la contaminazione dei corpi idrici. Valuta inoltre gli effetti sulla biodiversità in funzione della percentuale di sostanza organica, delle caratteristiche fisiche del suolo, del rapporto C/N, del contenuto in N, P2O5 e K2O e delle modalità di applicazione dei fertilizzanti;
- le problematiche relative alla compattazione del suolo derivanti dalle operazioni colturali, con particolare riferimento all’utilizzo delle macchine agricole e dall’azione battente della pioggia;
- l’evoluzione della sostanza organica nel suolo per effetto delle relative pratiche di gestione;
- le perdite di suolo causate dall’erosione in relazione alle pratiche di gestione agronomica e all’uso delle macchine agricole;
- l’influenza delle pratiche di gestione agronomica adottate sulla biodiversità.
L’utilizzo di tale indicatore permette di razionalizzare la gestione agronomica del vigneto perseguendo obiettivi di qualità e di gestione del territorio nel rispetto dell’ambiente.
I principali riferimenti metodologici utilizzati sono la Direttiva 2009/128/CE sull’uso sostenibile dei fitofarmaci e le linee guida dell’O.I.V. definite dalla guida CST 1-2008