La pratica del sovescio: migliorare fertilità e biodiversità-dai piani di miglioramento VIVA
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A partire dal 2023 l’azienda vitivinicola Mastroberardino ha incrementato le superfici gestite con la pratica del sovescio, in linea con i piani di miglioramento previsti dalla certificazione di sostenibilità VIVA.

Questa pratica, antica quanto l’agricoltura, è fondamentale per migliorare la fertilità chimica, fisica e biologica di un terreno, soprattutto con limitata disponibilità di concimi organici.

La pratica del sovescio contribuisce a perseguire diversi obiettivi nello stesso tempo: la fertilizzazione e il miglioramento della fertilità del suolo, il contenimento dell’erosione, l’aumento della biodiversità, l’incremento degli insetti pronubi.

Il sovescio è da tempo considerata una buona pratica agricola dal Ministero dell’Agricoltura (Mipaaf – D.M. 19 aprile 1999) e rientra tra gli obiettivi specifici previsti dall’eco-schema della nuova Politica agricola comune 2023-2027, in quanto funzionale a favorire la conservazione e il ripristino della fertilità del suolo e della sua biodiversità.

Al fine di ottenere un ampliamento quantitativo delle superfici trattate e risultati ancor più efficaci, è stato studiato e creato, in esclusiva, dall’azienda Semfor un miscuglio di essenze – specifico per l’areale e identificato con il nome “Sovescio Mastroberardino”- composto da 11 differenti specie vegetali (avena bianca, facelia, favino nero, pisello proteico (granella gialla), senape bianca, segale, trifoglio micheliano, trifoglio sotterraneo, trifoglio incarnato, triticale precoce, vecchia di narbonne).

Il miscuglio è caratterizzato da una prevalenza di specie azotofissatrici per arricchire il suolo di azoto, elevato apporto di sostanza organica, capacità di migliorare la fertilità chimica, fisica e biologica, aumento della biodiversità del suolo, contenimento dell’erosione, protezione della falda idrica, incremento in numero e varietà degli insetti pronubi. Il periodo migliore per la semina è quello tra ottobre e novembre.

I piani di miglioramento VIVA, parte essenziale del programma, consentono, in seguito all’analisi degli indicatori, di definire in maniera efficace azioni atte a ridurre gli impatti sull’ambiente, credano così una positiva tensione all’innovazione continua e al miglioramento.

Mastroberardino