Il Programma VIVA in sinergia con il progetto europeo CAESAR2

Valutare e migliorare l’efficienza energetica e l’impronta di carbonio delle piccole e medie imprese alpine: si è discusso di questo tema lo scorso venerdì 26 maggio nel podere Casa Bianca di San Vito al Tagliamento, dove opera l’azienda agricola L.E.A di Spadotto, neo-certificata VIVA, durante un incontro organizzato da APE FVG all’interno del progetto europeo CAESAR2.

I vigneti di L.E.A. di Spadotto A. & C. Ssa si estendono nell’area delle cosiddette Grave del Friuli, in un podere a suo tempo proprietà dell’imprenditore Jacopo Linussio, e in seguito rimasto in stato di degrado: il progetto della famiglia Spadotto è iniziato con la rilevazione e riqualificazione dell’intera area, applicando metodi di coltivazione innovativi e orientando gradualmente la produzione al biologico. L’azienda L.E.A. ha scelto di produrre in modo sostenibile e di dotarsi di impianti fotovoltaici con l’obiettivo di arrivare all’autosufficienza energetica: anche grazie a queste scelte APE FVG ha individuato quest’azienda come caso pilota nel progetto CAESAR2, per capire come avvicinare il mondo delle aziende vitivinicole ai temi della carbon footprint.

La carbon footprint, o impronta di carbonio, stima la quantità totale di emissioni, dirette e indirette, di gas ad effetto serra associate, in questo caso, a una determinata azienda. CAESAR2, cofinanziato dall’Unione Europea (Fondo Azione Preparatoria Regione Alpina – ARPAF) mira a introdurre un approccio congiunto per valutare e migliorare l’efficienza energetica e l’impronta di carbonio delle piccole e medie imprese alpine, nello specifico quelle del settore vitivinicolo. Il progetto, che durerà 18 mesi ed è iniziato nel giugno 2022, intende illustrare alle PMI del settore agroalimentare i benefici del Corporate Carbon Footprint (CCF) coinvolgendole in un processo di analisi dei dati.

L’azienda L.E.A. di Spadotto ha dato la disponibilità a partecipare al progetto come caso pilota ed ha permesso di individuare strumenti utili a valutare emissioni e situazione energetica delle imprese. Per il settore vitivinicolo, come strumento utile alla definizione dell’impronta di carbonio di un’impresa è stato individuato l’indicatore ARIA di VIVA, il Programma del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che dal 2011 promuove la sostenibilità del comparto vitivinicolo italiano. L’azienda L.E.A. di Spadotto ha concluso l’iter di certificazione VIVA il 5 Giugno 2023

L’incontro ha visto il coinvolgimento dell’intero settore: oltre a numerose altre aziende agricole e cantine sociali, hanno partecipato anche rappresentanti di Confagricoltura, Fondazione Agrifood & Bioeconomy FVG ed ERSA FVG – Agenzia regionale per lo sviluppo rurale e altri consulenti del settore.

Loreto Mestroni, presidente di APE FVG – Agenzia per l’energia del Friuli Venezia Giulia si è detto soddisfatto di come l’Agenzia ha dimostrato di saper intervenire anche in ambito vitivinicolo, supportando anche in questo settore il modello economico ed ambientale che si è prefissata da anni e che già da tempo persegue in altri campi.

Sono intervenuti nell’ordine:

  • Lucio Spadotto, L.E.A. di Spadotto, per i saluti e la presentazione dell’azienda;
  • Luca Riva, RAFVG, che ha portato i saluti dell’assessore Stefano Zannier;
  • Loris Mestroni, presidente APE FVG, per l’introduzione alle tematiche dell’evento;
  • Samuele Giacometti, APE FVG, per la presentazione del percorso verso la neutralità climatica di L.E.A. di Spadotto;
  • Matteo Mazzolini, APE FVG, per la presentazione dell’agenzia come Soggetto erogatore SISSAR;
  • Paolo Criscione, Desam s.r.l., in rappresentanza del Programma VIVA, per la presentazione dello standard di certificazione del Ministero dell’Ambiente;
  • Giulietta De Biasi, VALORITALIA, per la presentazione dell’iter di certificazione VIVA;
  • Loris Mestroni, ha poi moderato il dibattito conclusivo con gli interventi di:
    • Mirco Bellini, direttore commerciale, Viticoltori Friulani La Delizi
    • Alberto Braghin, dottore agronomo
    • Claudio Filippuzzi, presidente Fondazione Agrifood & Bioeconomy FVG